lunedì 26 settembre 2011

I quaranta urlanti

I Quaranta ruggenti e i Cinquanta urlanti sono quei forti venti provenienti da ovest che s'incontrano rispettivamente tra il 40º e il 50º parallelo e tra il 50° e il 60° parallelo dell'emisfero meridionale (fonte Wikipedia).
Questa è la definizione che ho trovato sulla onniscente enciclopedia on-line ma, alla voce quindici urlanti, la stessa onniscente non sa dare risposte......ma stavolta a questo posso ovviare con il mio sapere (!).
I quindici urlanti altro non sono che gli invitati al sesto compleanno del mostro grande.
Poco prima dell'arrivo dei quindici si presenta a casa un'ignara animatrice dalla faccia gentile e dall'aspetto pacato che inizia a preparare palloncini, addobbi, teatrino e giochi vari che restano in ordine appena quanche minuto.
Alle 17:00 in punto, si riversa in casa l'orda urlante  e, come disse una volta la tata, "assisto ad una scena allucinante".
I genitori sono paralizzati sui divani, la povera animatrice riesce per qualche minuto a dominare la folla proponendo trucchi di magia ed un teatrino con pupazzi ma, dopo appena trenta minuti, i primi mostri scappano in giardino, restano solo i più miti ed il festeggiato (solo perchè non aveva modo di fuggire).
Dopo altri trenta minuti, con l'arrivo delle patatine e delle bibite, la folla si scompone in modo caotico.
Dopo questa prima pausa la "povera" cerca di ripendere il controllo della folla e devo dire che ci riesce usando un trucco niente male ..... fischietto da arbitro nelle orecchie.
La folla è sedotta da palloncini e tatuaggi fino all'arrivo dei mangerecci......nuova ordata famelica.....questa volta con la partecipazione dei genitori.....un delirio collettivo.
La "povera" ormai non ha più nessun potere sulla folla, l'unico bimbo a restare calmo ha solo qualche mese e sta in braccio alla sua mamma, dal suo fischietto esce solo un sibilo ed il suo sguardo spento non dice niente di buono, infatti, dopo l'apertura dei regali e il taglio della torta,  con una tecnica già vista al capitano Kirk di Enterprise, si teletrasporta fuori, via, lontano dagli urlanti (sigh!).
La serata è stata lunga ma, sotto le macerie di un soggiorno ridotto a brandelli, ho trovato il mostro più grande di un anno e con un sorriso a 360 gradi,  si avvicina e mi dice "una festa bellissima papà ..... ti sei divertito ?" ed io "si amore .... ma sarei stato più contento se tu fossi nato il 29 di febbraio".

lunedì 19 settembre 2011

Dietro un grande uomo.....

Invidia è questa la parola giusta......si lo so l'invidia non è un bel sentimento da provare, lo dicono tutti e c'é scritto anche sugli adesivi dei camion "Invidioso crepa", ma mi spiace non posso fare a meno di invidiare un mio caro amico, il perchè è presto detto.
Lui, per lavoro, progetta e ristruttura immobili ...... da casa......ha lo studio a casa, immaginate cosa già questo vuol dire non avere a che fare con il traffico mattutino all'ora di punta.
Quando è troppo annoiato dal suo lavoro, esce a piedi e va a fare la spesa, oltre che due chiacchere con i vari bottegai del paese. All'uscita della scuola va a prendere la figlia, lo hanno visto (mia moglie) vestito con una tunica bianca stile tunisino che spettegolava amabilmente con la mamme delle compagnette della figlia.
Quando lo stress (!) gli è arrivato al massimo prende il suo camper e scompare con la famiglia per tre o quattro giorni in posti noti solo a pochi.
Un caldo pomeriggio di luglio, di ritorno da una massacrante giornata di lavoro, vado a trovarlo per recuperare un pezzo di famiglia e lo trovo che, in abiti da giardino e con un cappello di paglia a tesa larga, dava l'acqua al prato.
La mia invidia era al massimo, anche perchè notavo con sommo piacere che anche il resto della mia famiglia (mia moglie) certo non si stava ammazzando di lavoro,  fu allora in quella occasione che mi venne in mente una massima che dissi ad alta voce "Dietro ad un grande uomo c'è sempre una grande donna"......da lontano una voce di donna (la sua di moglie) ..... si ma "Dietro ad una grande donna ci sta una buona dose di camomilla, valeriana e tranquillanti vari"

giovedì 15 settembre 2011

L'Italia che verrà

"L'Italia ha un presidente del consiglio che molto probabilmente un giorno sparirà. Se falliranno scudi, legittimi impedimenti, lasciapassare concordati con le opposizioni  -  sottovoce da tempo se ne parla  -  un giorno fuggirà. Il referendum di maggio è stato un segnale ignorato. C'è una parte del Paese che lo sa. Come diciamo da tempo, oltre e prima che politico il danno devastante di questo esempio di condotta è culturale. Noi qui a convincere i nostri figli che la decisione dei professori non si discute, che se in greco o in disegno ti bocciano non si fa ricorso ma si studia di più, che se ti fanno la multa perché hai parcheggiato in terza fila la devi pagare, che le regole si rispettano, che non si salta la coda con un trucco e non importa se gli altri lo fanno. Che le decisioni delle autorità si rispettano. Un lavoro di resistenza improbo, nel mondo dei Lavitola. Facciamolo per i nostri figli, per il tempo che verrà: resterà traccia, sappiatelo, di chi ha detto di no."
Non ho niente da aggiungere ad un commento scritto da un mostro sacro del giornalismo come Concita De Gregorio, voglio solo affermare con forza che sono pienamente d'accordo con lei e spero che lo siano in molti.

lunedì 12 settembre 2011

La luna di miele è finita.......

Posso ufficialmente affermare che, da oggi, la luna di miele fra me e la mia dolce metà è finita......
Ricordo che tutto iniziò appena dimesso dall'ospedale, quando, tornato a casa, fui pervaso da uno splendore accecante, ebbene sì,  la MIA casa brillava come se fosse appena passato Mastro Lindo ed i bimbi, lavati puliti e pettinati, sembravano Qui, Quo e Qua al pranzo di natale, mancava solo il fiocco rosso al cane e le coccarde ai gatti.
Ricordo ancora, come fosse ieri,  le colazioni a letto appena svegliato e, se non ho sognato, anche di una cena a letto.
Ricordo che lei passava gran parte del suo tempo in cucina a prepararmi i miei piatti preferiti o stava seduta vicino a me a chiaccherare o a farmi le coccole, e puliva...puliva....puliva non mi faceva mancare niente.
Poi una sera di fine agosto, a cena con amici, ebbi a dire: "Ragazzi, mi dispiace, non ho più argomenti di conversazione, mia moglie è diventata una moglie perfetta !!!!" . D'un tratto, udii nell'aria un debolissimo suono, quasi impercettibile, come un CRACK......ops, qualcosa si era spezzato, ma tutto pensavo fuorchè a spezzarsi potesse essere l'incantesimo mogliesco.
Dal giorno successivo, mi ritrovai, come d'incanto, a prepararmi la colazione al volo, cucinare, apparecchiare, sparecchiare la tavola e fare la lavastoviglie, tutto questo nell'arco di tempo di qualche giorno.
Comunque sono contento, questo significa che sto piano piano tornando alla normalità e non sono più il malato da accudire, ma soprattutto, sono contento per un'altra cosa, forse più importante.....ho di nuovo argomenti di conversazione da usare con gli amici e per i miei post.

martedì 6 settembre 2011

Tempo di scuola

Fra meno di dieci giorni mostro grande va a scuola, ma non una scuola tanto per dire va alla prima classe delle elementari !!!
Più si avvicina il fatidico giorno e più crescono le ansie .....del bimbo viene da dire!!  certo poverino si prepara ad affontare una nuova avventura.......macchè le ansie maggiori sono dei genitori.......che scuola sarà, l'insegnante è preparata, sarà burbera o simpatica, fra i compagni ci saranno i soliti bulletti o saranno tutti bimbi bravi ??
Allora che si fa per vincere le ansie genitoriali o quelle da distacco del bimbo??
Un esperto in materia (!) suggerisce di dotare il proprio figliolo di..... UDITE UDITE un cellulare......si, certo, quello strano attrezzo, che ancora non si è capito bene se può provocare qualche malattia
Ma non dalle scuole medie, che tutto sommato potrebbe starci, ma dalla materna in poi, ovvero dai tre anni in su.
Il luminare sostiene che, i vecchi medodi di dare al bimbo la foto dei genitori o un oggetto che appartiene alla mamma o al papà o meglio ancora  il numero di telefono di casa o ufficio per tranquillizzare il bambino, oggi non sono più sufficienti !!! potrebbe essere necessario fornire un bel telefonino per fare sentire il bimbo più vicino ai genitori.
Basta con questi oggetti obsoleti, con questi medodi "della nonna", a tre anni ci vuole il telefonino.....magari uno smartphone che faccia le videochiamate su skype in ufficio o mandi gli mms alla mamma durante la lezione.
Fortunatamente lui, il mostro, non sembra battere ciglio ed affronta tutto con una semplicità disarmante.....come sempre del resto....non so come faccia ma credo che per quest'anno ci siamo risparmiati un cellulare nuovo.