giovedì 20 ottobre 2011

Ritorno al lavoro

Oggi finalmente sono tornato al mio lavoro.....bello bellissimo soprattutto per quella voglia di ritorno alla normalità che aspettavo da molto tempo.
Una cosa su tante mi mancava del mio lavoro ...... il ritorno a casa dai mostri!!!!!

giovedì 13 ottobre 2011

Un articolo inquietante

Su Repubblica.it ho letto un articolo abbastanza singolare dal titolo "Padri hacker e madri 007 così i genitori spiano i figli".
In breve, ma invito tutti a leggerlo per intero, l'articolo descrive come la nuova generazione di genitori è costretta a violare i pc,  i profili dei social network o peggio ad assoldare investigatori privati per capire come crescono e si rapportano con il mondo esterno i propri figli. 
I genitori coinvolti si giustificano per le "invasioni" nella privacy dei loro figli adducendo motivi legati al controllo della vita dei ragazzi, al fine di evitare brutti incontri e, visto che ormai la comunicazione verbale figli-genitori si è interrotta, cercano nuove strade per avere ancora un posto in prima fila, pertanto, molti di questi genitori hanno trasferito sul web le occasioni di incontro con loro.
Il discorso si ripete ed il problema è sempre lo stesso, come più volte ho ribadito nei precedenti post (dodici anni e padre consumista), dopo anni passati a negare la nostra presenza, improvvisamente ci accorgiammo che il nostro pargolo comunica meglio con il branco (a volte anche di sconosciuti) che con i suoi genitori.
Alcuni motivano questa mancanza di dialogo con l'onnipresenza del computer che porta all'isolamento e all'annullamento della conversazione.
 Personalmente, non sono d'accordo con questa teoria, anche perchè la volontà degli adolescenti di confidarsi più con gli amici che con i genitori ha radici vecchie come il mondo che nascono anche prima del pc.
I social network hanno cambiato la dinamica ma la sostanza è sempre la stessa, la classica frase, papà cinquantenne ad un figlio quattordicienne, " a' papà tu non capisci niente della vita" sicuramente non è stata coniata sul web.
Ribadisco, a costo di essere noioso, il problema non è il pc (oggi) o la televisione (ieri) o il bar (ieri l'altro), il problema, secondo me, sta nella mancata presenza costante nella vita dei bimbi da parte dei genitori e nella mancata fiducia da parte dei figli, fiducia che come il rispetto, non è innata nè un atto dovuto, ma si conquista piano piano, nel tempo...
Come sempre, aggiungo,  il guaio non sta nell'oggetto ma nell'utilizzo che se ne fa.

http://www.repubblica.it/cronaca/2011/10/12/news/mamma_spia-23080765/?ref=HREC1-6

mercoledì 5 ottobre 2011

Il bello del blog

Il bello di essere amministratore di un blog, di un sito, di un forum o semplicemente appartenere ad un social network, è la possibilità di potere esprimere e, di conseguenza, condividere con tutti, amici, parenti, conoscenti e sconosciuti, i propri pensieri e sentimenti.
Io, per esempio, ieri, a due mesi dal trapianto, mi sentivo talmente felice per come mi sta andando la vita, che ho deciso di esternare a tutte le migliaia di lettori e lettrici del mio blog i miei sentimenti. Questo si chiama libertà di pensiero e di espressione, fondamenta sulle quali si DEVE basare un libero stato democratico.
Salvo che, in questi giorni, leggo che il governo in carica decide di riproporre una legge contro la libertà di espressione sui mezzi di informazione come giornali, blog o siti web in generale, la cosiddetta "Legge bavaglio".
Pur non volendo dare una connotazione politica a questo blog, (nasce per e con altri scopi) non voglio esimermi dal commentare una legge, a mio parere, completamente errata, che mina le basi di un Paese libero e democratico come il nostro.
E' vero che la classe politica, sia di destra che di sinistra, ci ha spinto ad un totale disinteresse per le sorti del nostro Paese, ma é anche vero che un paese prigioniero di censure, comunque esse vengano esercitate o intese, non è un buon posto dove vivere o da consegnare ai nostri figli.
Se possiamo, in qualunque modo lecito, abbiamo il dovere di sensibilizzare chi non sa o non ha ben capito cosa sta succedendo intorno a noi ed a cosa andiamo incontro con il nostro disinteresse.
Non dobbiamo assolutamente esercitare politiche basandoci su convenienze "dell'oggi", ma guardando al nostro futuro e, soprattutto, a quello dei nostri figli.

domenica 2 ottobre 2011

Bamboccioni......o no !?!

In questi giorni i giornali hanno ampiamente discusso dell'episodio dei genitori di Mestre che si sono rivolti a un'associazione di consumatori per indurre il figlio quarantunenne, "sistemato" e con uno stipendio sicuro ad andarsene di casa. 
Le statistiche dichiarano che l'età media in cui i figli escono dalla casa materna (e paterna), in Italia, è di 31 anni. E circa un terzo di coloro che hanno 34 anni  vive ancora con i genitori.
Negli altri Paesi Centro e Nord europei, dove però lo Stato, nonostante la crisi del Welfare, li sostiene maggiormente, i ragazzi escono di casa da giovani a circa venticinque anni.
Nel caso del quarantunenne allontanato di casa dai genitori non mi ha stupito tanto la"resistenza" del figlio-adulto, ma la ribellione dei genitori. 
Perchè in fondo, io credo, che a noi genitori avere i figli in casa piace, perché i figli sono sempre i nostri figli. 
Alcune volte, ad esempio, capita che i mostri vadano per qualche ora dai nonni, il primo quarto d'ora passa felice ed in silenzio, si può anche leggere o stare fuori in giardino tranquillamente, dopo di che la casa sembra vuota, silenziosa e senza più vitalità......dopo un pò rivoglio i miei bimbi frastuono compreso.
Non voglio immaginare loro grandi che vanno via di casa definitivamente e che lasciano me e mia moglie soli, anche se questo sò che questa é legge di natura, mi farebbe sentire troppo vecchio.
Vabbè per ora hanno sei e due anni e me li godo così...passerà ancora moooooltoooo tempo finchè saranno grandi tanto da andarsene....poi si vedrà......poi chissà....poi magari.....magari compreremo una casa più grande.