martedì 30 agosto 2011

Felicità è giocare all'aperto

"Non correre che ti fai male”, “Scendi subito da quell'albero”, “Non ti allontanare”, “Non toccare", sono ammonimenti che chiunque ha sentito rivolgere ai bambini ma, sebbene motivati dall'intenzione genitoriale di evitare traumi e cadute varie, soffocano il naturale istinto dei bimbi al gioco libero e, secondo uno studio commissionato dall'American Journal of Play che indaga l’impatto della diminuzione del gioco libero e en plain air, questo comporterebbe conseguenze negative sullo sviluppo fisico, mentale e sociale dei piccoli.
IPERPROTETTIVITA' E DEPRESSIONE - Insomma l'ansia dei genitori di evitare qualunque brutta esperienza ai propri figli diventa un invalicabile impedimento al gioco libero e all'aperto. La paura dell'esterno e degli estranei fanno sì che un padre e una madre anziché vigilare giustamente sulle attività ludiche dei propri pargoli si trasformino in sorveglianti implacabili che precludono loro le utili e sane esperienze del gioco tra simili. Secondo Peter Gray, psicologo del Boston College e autore della ricerca che ha aggregato e analizzato gli studi sul gioco degli ultimi decenni, "negli ultimi cinquant'anni le possibilità di giocare liberamente per i bambini sono diminuite sensibilmente negli Usa e negli altri Paesi sviluppati" e proprio da questa carente attività giocosa deriverebbe l'aumento di depressione, suicidio e narcisismo tra i giovani e i giovanissimi.

GIOCARE PER VIVERE - Il gioco riveste un ruolo molto importante nello sviluppo dei bambini e rappresenta una sorta di addestramento alla vita sociale e di palestra per sviluppare e mettere alla prova le proprie capacità. Esplorazioni, risoluzione di problemi pratici, gestione delle proprie emozioni, accettazione delle regole e delle gerarchie sono esperienze che i più piccoli devono fare, o meglio dovrebbero, per imparare quelle che sono le regole base della vita e per migliorare la propria attitudine ai rapporti sociali.

LE PAURE CHE FERMANO IL GIOCO - Diversi studi nel corso degli anni hanno osservato il declino del gioco libero e hanno cercato di individuarne le cause. Crimini, molestie sessuali e traffico stradale sono i principali timori espressi dalla maggior parte dei genitori. Altri hanno individuato nella televisione, nei videogiochi e in internet le sirene che attraggono i bimbi, chiudendoli in casa. Ma è altrettanto vero che un bambino o un ragazzino al quale è vietato uscire a giocare trova in questi supporti una minima consolazione ludica. Un'altra pista è quella che porta alla scuola e all'elevato numero di ore che i giovanissimi vi trascorrono e alle attività indirizzate verso la vita adulta che occupano le loro giornate, che assomigliano sempre più a quelle di manager in miniatura che a quelle di bimbi spensierati.

Emanuela Di Pasqua
Corriere della Sera
30 agosto 2011

http://www.corriere.it/cronache/11_agosto_30/felicita-bambini-studio_d3aa5974-d303-11e0-874f-4dd2e67056a6.shtml


2 commenti:

  1. putroppo,ho passato la mia infanzia chiusa in un appartamento al centro della città,ed erano poche le volte che i miei genitori mi portavano a giocare a casa di miei parenti in campagna.sarà per questo che ho portato da piccolissime le mie figlie,a vivere fuori città,in mezzo al verde.qui le piccole hanno potuto dare sfogo alla loro vivacità,giocando con gli altri bimbi del complesso e divertendosi un mondo.penso che adesso abbiano un ricordo migliore del mio riguardo la loro infanzia

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  2. beh, l'articolo è autosufficiente, nel senso che non dà moltissimi spunti per controbattere qualcosa: ben scritto, analizza il presunto "malcostume" moderno evidenziando, allo stesso tempo, le problematiche dalle quali trae origine. Mi permetto solo di aggiungere, in merito a TV, videogames ed intrattenimento digitale, che non vi è nulla di meglio di un sapiente mix fra codeste attività e quelle (tradizionali) all'aria aperta ai fini dello sviluppo psicomotorio dei ragazzi (reattività, rapida analisi della situazione, coordinazione). Certo: sulla TV italiana stendo il solito velo pietoso...

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